La font o il font? Tipografia e web a confronto

Parliamo di font: quell’insieme di caratteri uniti da uno stesso stile, a cui spesso non si fa caso o si nota perché in qualche modo stona con il messaggio espresso o perché ci rende difficile una lettura.

La scelta di una font da utilizzare su materiale cartaceo oppure su un sito web segue gli stessi principi tenendo conto, però, delle peculiarità degli strumenti e dei suoi usi. La curiosità accennata nel titolo, cioè che, pur parlando della stessa cosa, in tipografia e grafica è più corretto utilizzare il genere femminile mentre il maschile è preferibile nella terminologia internet, è rivelatrice di quanto questo aspetto della comunicazione sia simile e allo stesso tempo diverso nel cartaceo e nel digitale.

Il lavoro dietro la progettazione di una font

La progettazione di una font o di un font è un complesso gioco tra estetica, scopo e illusione ottica. Non si tratta, infatti, “semplicemente” di disegnare dei caratteri che abbiano uno stile adatto a veicolare un umore e un messaggio, che risultino gradevoli alla vista, ma bisogna studiare il ritmo tra parti bianche e nere, tra piene e vuote.

Per affaticare meno l’occhio e facilitare la lettura, gli spazi tra una lettera e l’altra non sono sempre uguali, come non lo è lo spessore delle linee che compongono le lettere.

La progettazione della font sempre più spesso parte dallo scopo per cui dovrà essere utilizzata e su quali strumenti. Ad esempio una font per la stampa in piccolo come per un’etichetta avrà delle caratteristiche diverse da una font per la stampa su grandi formati, per garantire in entrambi i casi una buona leggibilità.

Se invece di stampa si tratterà di utilizzare il font in un sito web, non si potranno riportare senza modifiche le scelte fatte, ma andranno adattate per una buona lettura a monitor. Siccome le aziende con tutta probabilità utilizzeranno sia strumenti digitali che cartacei e questi ultimi saranno di varia dimensione, ci si sta orientando verso la progettazione di famiglie di font, cioè font che mantengono uno stesso stile ma pensati per assolvere usi diversi.

Perché è importante la font per un’azienda?

Nel piano di comunicazione di un’attività la font è parte importante dell’identità aziendale, fa parte del progetto grafico e di immagine, al pari del logo e della palette colori. Non a caso molte delle aziende più importanti si fanno progettare delle font originali su misura che aiutino ad identificarle e che siano adatte al contesto di utilizzo e agli strumenti usati.

Come si arriva alla scelta della font per la stampa

La scelta della font è dettata dall’uso che ne andrà fatto. Proprio questo fattore indirizzerà l’estetica che dovrà essere in linea con l’azienda e il suo settore, ad esempio una font giocosa sarà più adatta ad un asilo rispetto ad uno studio commercialista; uno stile geometrico sarà più appropriato per un’azienda legata alla tecnologia mentre se si segue un progetto storico si dovrà preferire un font che richiami quel periodo.

Esistono font complete che quindi prevedono tutti i glifi, i pesi, una versione con grazie e senza grazie, più spesso però le font prevedono solo una parte di questi elementi proprio per il grande impegno che richiede la loro progettazione. Se l’azienda opera all’estero o richiede caratteri speciali la scelta della font dovrà considerare solo font che prevedono i caratteri e glifi richiesti.

Se si prevede che la comunicazione aziendale agirà con strumenti di comunicazione sia di piccole dimensioni che di grandi si sceglierà una font che sia un giusto compromesso oppure si sceglierà di affiancare più font, in quest’ultimo caso il criterio principale è la proporzione del corpo della x.

In ogni caso la leggibilità sia della singola parola che di testi lunghi deve essere un obiettivo prioritario.

Come si arriva alla scelta del font per il sito web

Se la font fa parte dell’identità dell’azienda si può pensare che la cosa più corretta sia di utilizzare la stessa font usata sul cartaceo, ma non è così. Il fatto che una font sia leggibile su stampa, non garantisce che sia leggibile anche su monitor. La prima discriminante è che l’occhio è abituato a caratteri graziati pertanto su stampa si predilige questo tipo di font per agevolare la lettura, mentre su monitor, dato che la risoluzione degli schermi è molto minore alla stampa, si preferiscono font bastoni.

Una seconda cosa da considerare è che non è detto che la font scelta per la stampa esista anche come web font, questo significa che l’utente probabilmente non visualizzerebbe il sito come vorremmo. E’ preferibile scegliere web font perché come dice il nome sono pensate proprio per il web e nella maggioranza dei casi permettono ai browser di visualizzare correttamente il sito internet.

La resa del font può cambiare in accordo con il dispositivo, la risoluzione dello schermo e il browser utilizzato, nel sito web inoltre bisogna considerare che le aree non hanno dimensioni fisse.

L’uso di un font pesante o di troppi font nella stessa pagina, anche se web font, possono rallentare il caricamento del sito web, peggiorando l’esperienza dell’utente che vuole visitare il sito internet.

Secondo alcuni studi i font più leggibili sul web sono Verdana, Helvetica e Georgia, questo non vuol dire che ci troveremo di fronte sempre e solo a questi, l’estetica dovrà mantenere una linea grafica con l’azienda, ma rispettando le riflessioni appena viste.